Commissione europea, eletto nuovo esecutivo von der Leyen

von der Leyen

Fumata bianca per la Commissione europea a guida von der Leyen: con 461 voti favorevoli, 157 contrari e 89 astenuti il Parlamento europeo ha eletto oggi il nuovo esecutivo. La votazione è avvenuta per appello nominale a maggioranza semplice. La squadra inizierà ufficialmente l’attività il 1 dicembre 2019 per una durata di cinque anni.

Lotta al cambiamento climatico e protezione internazionale: il discorso della von der Leyen

In aula la Presidente eletta ha presentato il collegio dei commissari: «Saremo una squadra che lavora – ha dichiarato –. Siamo pronti, l’Europa è pronta. Il mio messaggio è semplice: mettiamoci a lavorare». Per il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni «sarà un buon inizio».

Durante il suo discorso la von der Leyen ha parlato di lotta al cambiamento climatico, definendo la questione «esistenziale per l’Europa e per tutto il mondo», con particolare attenzione a Venezia sott’acqua e alle foreste del Portogallo colpite da incendi. Ha poi sottolineato il ruolo europeo nella protezione internazionale verso i migranti e ha accennato all’uscita del Regno Unito dall’Unione: «Non ho mai sottaciuto che sarò sempre una remainer. Il legame e l’amicizia dei nostri popoli non possono essere spezzati».

I voti contrari

Se Pd e M5s hanno sostenuto l’elezione della nuova Commissione europea, Identità e democrazia, gruppo politico al quale appartiene la Lega, ha espresso non poche perplessità. Durante l’intervento in aula, Paolo Borchia, europarlamentare del Carroccio, ha criticato la Commissione per il diverso trattamento riservato al suo partito. «Come potete pensare di essere una commissione inclusiva se avete rifiutato il confronto con chi rappresenta milioni di cittadini che a maggio hanno chiesto una discontinuità con il passato?» ha dichiarato in aula.

Il sostegno di M5S e Pd

Abbandonate le vesti del partito antisistema, il M5S ha sostenuto l’elezione del nuovo esecutivo insieme al Pd.  «Oltre 100 voti in più rispetto al primo voto dimostrano come la squadra di commissari abbia convinto molti deputati allora scettici nei confronti della von der Leyen» ha affermato l’europarlamentare del Pd, Paolo De Castro. Ha parlato di «una commissione e una squadra che infonde speranza e alla quale abbiamo dato fiducia per la forte disponibilità a reagire alle richieste del gruppo socialista».

In estate, la von der Leyen era stata approvata dal Parlamento europeo con un margine di soli nove voti. La ratifica della sua Commissione era prevista per ottobre, poi slittata a novembre per la bocciatura di tre commissari designati. Si ricorda il clamoroso no degli eurodeputati a Sylvie Goulard, ex ministro francese dimessosi dopo lo scandalo sul presunto utilizzo indebito del fondo destinato agli assistenti parlamentari.

 

Carolina Zanoni

NATA NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA, NON AVREI POTUTO SCEGLIERE UNA STRADA DIVERSA. LAUREATA IN LETTERE ALL'UNIVERSITÀ DI VERONA, OGGI SONO GIORNALISTA PRATICANTE PER MASTERX IULM-MEDIASET. SONO APPASSIONATA DI POLITICA, ANCHE EUROPEA. HO COLLABORATO CON “TOTAL EU”, “ITALPRESS” E “DIRE” ALL'INTERNO DELLE ISTITUZIONI EUROPEE A BRUXELLES E A STRASBURGO. Mi PIACE INTERVISTARE E STAR DIETRO LE QUINTE A RACCONTARE LE DINAMICHE DEL PIÙ INTRIGANTE SPETTACOLO (O CIRCO) DEL MONDO: LA POLITICA.

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