Migranti, la procura di Siracusa: “Non ci sono legami tra Ong e trafficanti”

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“A noi come ufficio non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra ong o parti di esse con i trafficanti di migranti. Nessun elemento investigativo”. È quanto affermato dal procuratore di Siracusa Francesco Paolo Giordano, in Commissione Difesa del Senato. La procura di Catania aveva, infatti, ipotizzato legami tra gli scafisti e le associazioni. Il magistrato ha aggiunto che ci sono ong più collaborative con l’autorità giudiziaria e altre meno, ma ciò “non l’abbiamo mai interpretato come un ostacolo alle indagini, ma come un atteggiamento ideologico, una sorta di coerenza, loro sono a favore del migrante non a favore della polizia”.

“Ong? Ci aspettiamo i primi arresti. C’è qualcuno che non fa volontariato, ma fa soldi sulla pelle di questi disgraziati”, ha detto Matteo Salvini, incontrando i giornalisti a Catania dopo la sua visita ieri al Cara di Mineo, il Centro accoglienza rifugiati politici più grande d’Europa. “C’è qualcuno al soldo degli scafisti, c’è qualcuno che sta facendo pulizia etnica sia in Africa sia in Italia. Aspettiamo i primi arresti e i primi sequestri di imbarcazioni. Un Paese serio comincia a sequestrare delle imbarcazioni. Purtroppo al Governo abbiamo – ha proseguito – gente poco seria”.

“Ho dormito al Cara di Mineo, in quello che una volta era un presidio di sicurezza, che invece ora porta insicurezza a tutti i paesi del circondario” ha affermato Salvini. “Abbiamo parlato con commercianti, agricoltori, mamme e papà che sono disperati per la convivenza impossibile con queste migliaia di persone. Non ce l’ho con questi 3.300 ospiti, né con i volontari che gestiscono il posto. Ce l’ho con una politica che sta dando vita al più grande centro commerciale di carne umana di tutta Europa. Non me la prendo nè con loro nè con i gestori. Me la prendo – ha concluso il leader della Lega – con la politica complice che in Sicilia si chiama Crocetta ed Alfano. Mi domando dove siano. Indegni siciliani sia l’uno che l’altro”.

Salvini ha concluso il suo intervento sferrando un attacco al premier Gentiloni. “Se Gentiloni tace sui dossier dei servizi segreti sul business dello scafismo di Stato, è complice e quindi è allucinante questo silenzio del presidente del consiglio”.

Sulla questione è intervenuta anche la Cei nella persona di mons. Giancarlo Perego, direttore di Migrantes, fondazione Cei. “È giusto che la Procura e la Magistratura siano vigili e assumano conoscenze sulla situazione attuale nel Mediterraneo, perché i migranti non siano doppiamente vittime. Però il fuoco politico indistintamente sulle nove Ong che operano nel Mediterraneo per salvare le vite umane – di fronte alle morti che sono passate a oltre 5 mila nel 2016 rispetto alle 3 mila del 2015 – con risorse di fondazioni bancarie e di privati, della società civile, è stato un atto ipocrita e vergognoso”.

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