MIGENERATION LAB: NUOVE OPPORTUNITÁ IMPRENDITORIALI

MiGeneration Lab è il nome, opportunità imprenditoriale è lo scopo. Si tratta di un progetto promosso dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, in collaborazione con 18 partner tra cui associazioni, fablab e università meneghine, per la promozione di spazi di aggregazione, start-up e attività per giovani. Mercoledì sera, nella sala Ex-Cisterne della Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4, si è tenuta la serata di presentazione dei progetti finali.

Avviato nel 2015 dall’assessore Cristina Tajani, con un finanziamento di oltre 378mila euro, MiGeneration Lab si rivolge a giovani in cerca di lavoro, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, offrendo la possibilità di frequentare corsi di avviamento e specializzazione in diversi settori lavorativi. Finora sono stati coinvolti oltre 280 ragazzi che hanno partecipato a circa venti percorsi formativi differenti.

Alla serata era presente la vicesindaco e assessore all’Educazione e alle Politiche giovanili, Anna Scavuzzo che ha sottolineato: “I ragazzi e le ragazze sono una fonte eccezionale di creatività ed innovazione.. aiutiamoli a costruire per sé un futuro di autonomia e di partecipazione per tutta la città”.

La maggior parte dei progetti sono stati sviluppati all’interno di Makespace ossia spazi con varie tecnologie di produzione e di prototipazione accessibili a tutti come WeMake, Opedot e Yatta.

Idee davvero brillanti. C’è chi ha costruito la sedia che ti obbliga ad alzarti segnalandoti quando hai passato troppo tempo seduto e chi è riuscito a sviluppare l’orto intelligente a misura di bambino o il pupazzo personalizzato. Le quattro ragazze di Make-Ability ad esempio, sono tutte specializzate nel campo della pedagogia e mi accolgono al loro stand esclamando: “Dal making FOR care al case BY making” – spiegandomi come, grazie al loro progetto, ogni fantasia che un bambino sia in grado di riportare su un foglio possa essere digitalizzata e riprodotta sotto forma di peluche “Dotty” vero e proprio.

Proseguendo con le presentazioni, sicuramente degna di nota è la creazione  di Agnese Cunsolo con il suo Ortuino, teoricamente progettato per infanti, ha attirato l’attenzione di moltissime signore e consiste in un kit esagonale di legno da riempire di terriccio e di semi, dotato di una pulsantiera e un led che lancia l’allarme in caso di mancanza d’acqua o poca luce.

Insomma, risultati eccelenti per questo progetto che, nella seconda fase, prevederà azioni di collegamento con il mondo del lavoro attraverso l’avvio di due start-up e l’accompagnamento nelle varie fasi del prject management.

Giulio Pinco Caracciolo

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