Tennis, muore a 49 anni Jana Novotna

Il tennis perde una delle più grandi interpreti degli anni ’90. Jana Novotna, vincitrice a Wimbledon nel 1998 e fra le migliori doppiste di sempre, è morta a 49 anni nella sua casa in Repubblica Ceca. Secondo la Women’s Tennis Association (WTA), a stroncarla è stato un cancro.

Tra le ultime interpreti del gioco serve & volley, considerata fra le giocatrici più eleganti della sua generazione, Novotna raggiunse quattro finali in singolare nei tornei del Grande Slam. La prima all’Australian Open 1991, quando venne sconfitta in tre set da Monica Seles. Le altre tre sul suo terreno preferito, l’erba di Wimbledon. Nel 1993 la sconfitta più amara: dopo avere eliminato Gabriela Sabatini ai quarti di finale e Martina Navratilova in semifinale, venne tradita dai nervi nell’ultimo atto contro Steffi Graf. In vantaggio per 4-1 nel terzo set, spreca la palla del 5-1 con uno dei doppi falli più famosi della storia del tennis. Finisce 6-4 per la tedesca. Durante la premiazione, Novotna si sfoga piangendo sulla spalla della Duchessa di Kent.

Quattro anni più tardi un’altra sconfitta, contro Martina Hingis, dopo aver condotto per un set a zero. Nell’edizione successiva, finalmente, il trionfo, contro la francese Nathalie Tauziat.

«Una perdita triste per il mondo del tennis, ma devastante per chi di noi aveva stretto con lei un rapporto di amicizia», ha scritto di Twitter Chris Evert. Martina Navratilova ha ricordato la connazionale come «una vera amica e una donna meravigliosa».

Alle vittorie in singolare – 24 tornei in tutto – Novotna ha aggiunto quelli in doppio. Tra questi 12 Slam, insieme a Helena Sukova, Gigi Fernandez, Arantxa Sanchez Vicario, Lindsay Davenport e Martina Hingis, e 4 in doppio misto, con Jim Pugh.

La ceca è stata numero 2 della classifica mondiale WTA nel 1997. In carriera ha raccolto anche tre medaglie olimpiche: un bronzo in singolare, ad Atlanta 1996, e due argenti in doppio, a Seul 1988 e ancora ad Atlanta.

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