Serie A: Inter davanti a tutti, il Benevento strappa un punto al Milan

In attesa di Juve-Inter di sabato, la domenica di campionato porta in dote una classifica cortissima. Inter 39, Napoli 38, Juve 37 e Roma 34. L’Inter gioca con nove undicesimi della squadra che l’anno scorso ha chiuso il campionato a 29 punti dalla Juventus, la differenza però è evidente e ha un nome e un cognome: Luciano Spalletti. Impossibile spiegare altrimenti le buone prove di Santon, Ranocchia e Brozović, per una volta concentrato e concreto. L’allenatore il suo lavoro lo sa fare e si vede, se aggiungiamo poi l’innegabile bravura davanti ai microfoni, al momento è difficile trovargli dei difetti. L’Inter travolge il Chievo 5-0 e vola in testa alla classifica. Grande protagonista Perisić con una tripletta, al festival del gol si aggiungono il solito Icardi e Skriniar, pilastro fondamentale in difesa ma esempio di concretezza anche lontano dalla zona di competenza. Il suo capitano quest’anno in Serie A ha tirato nello specchio della porta 31 volte in 15 partite, realizzando 16 gol. Sembra proprio essere l’anno della definitiva consacrazione dell’argentino, che ha aggiunto qualche ripiegamento difensivo in più al suo repertorio e sembra sempre più a suo agio nei panni di leader e uomo-squadra. Quando poi gli assist di Candreva e Perisić arrivano puntuali, il lavoro di Maurito è molto più facile. Ieri però l’ala ex Wolfsburg si è messo in proprio, firmando una tripletta da campione. La giornata per lui era iniziata con un pizzico di goliardia, la scherzosa esultanza per il pareggio del Milan. Poco dopo, il campo del Meazza si trasforma nel suo parco giochi. Da quando in giovane età aiutava suo padre nell’allevamento di galline della famiglia è passato tantissimo tempo, dopo il “no” allo United di Mou di quest’estate Ivan si è sbloccato e ha iniziato a esprimere tutto il suo potenziale, grazie all’allenatore e alla fiducia in se stesso che lo accompagna da sempre: «Spalletti è stato importantissimo per me. La Juve sabato? Vogliamo vincere». Il croato non è uno sbruffone, semplicemente è sicuro dei suoi mezzi. I nerazzurri non sembrano troppo preoccupati dal confronto con la squadra di Allegri, nonostante la prova di forza bianconera sul campo del Napoli venerdì sera. Sarà un derby d’Italia di altissima classifica, cosa che dopo le grandi difficoltà dell’anno scorso e un mercato risicato non era per nulla scontata.

 

 

A Milano non c’è solo l’Inter, ma sulla sponda rossonera non si respira lo stesso ottimismo. Il cambio in panchina non porta bene al Milan, che pareggia in trasferta, 2-2 contro il Benevento. Fino al 50’ del secondo tempo Gattuso culla l’idea di partire subito bene, con una vittoria contro l’ultima in classifica. Poi il colpo di testa del protagonista più inaspettato di tutti, l’estremo difensore degli avversari, cambia tutto e rovina l’esordio di ‘Ringhio’, che alla fine dichiara amaro: «Era meglio una coltellata che un pareggio arrivato così». Questa volte le streghe del Benevento le hanno viste i rossoneri, e già qualche buontempone dei social si immagina un Montella euforico dopo il gol dell’eroe di giornata, Alberto Brignoli. Il 26enne del Benevento è passato dal sognare di diventare un ciclista come il suo idolo Pantani all’inseguire il sogno di papà Pierangelo, ex portiere che ha giocato anche nella Pro Vercelli. Alberto ha provato anche a giocare nel Milan, fece un provino ma non lo accettarono: «Prendiamo solo quelli da grande squadra», gli dissero, parole a cui Brignoli avrà ripensato ieri, prima del corner decisivo. Così ha commentato il suo gol, ancora incredulo: «Ho provato, mi sono spinto avanti e il resto lo ha fatto l’istinto». Il Milan si dovrà riprendere in fretta dallo shock: per evitare di perdere l’Europa League, sarà importante la partita di settimana prossima, a San Siro contro il Bologna. La vera novità in casa rossonera è il possibile arrivo di un nuovo socio in società, per affiancare Yonghong Li in evidente difficoltà, o addirittura per rilevare il club. Nelle altre partite la Fiorentina schianta il Sassuolo 3-0 grazie a Simeone, Veretout e Chiesa; Destro riagguanta il pareggio casalingo per il Bologna contro il Cagliari, passato in vantaggio grazie a Joao Pedro; nel posticipo la Lazio consolida il quinto posto vincendo 2 a 1 all’Olimpico contro la Samp, al gol di Zapata rispondono Milinkovic e Caicedo, i doriani perdono la loro imbattibilità casalinga. (AM)

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