Motociclismo, Marco Melandri annuncia il ritiro dalle corse.
La sua carriera

Si può dire che l’idea fosse nell’aria già da qualche mese. La stagione 2019 di Marco Melandri nel Mondiale Superbike non è stata certo esaltante: sono arrivati tre podi, ma anche tanti risultati sotto le attese. Il pilota ravennate aveva già meditato l’abbandono alle corse al termine dello scorso campionato, quando in sella alla Ducati ufficiale aveva chiuso quinto nel mondiale dopo un inizio eccellente. Scaricato dalla squadra, che gli aveva preferito lo spagnolo Alvaro Bautista in arrivo dalla MotoGp, Melandri aveva trovato casa presso il Team GRT, in arrivo dalla Supersport (categoria cadetta delle derivate di serie) con il titolo in tasca e molte ambizioni.

Con la Yamaha YZF-R1 del team ternano il feeling non è mai scattato: detto degli sporadici exploit sulla pista di Phillip Island che Marco ama e a Jerez, che conosce a memoria, sono arrivati troppi risultati deludenti, soprattutto nelle ultime gare. È stata forse l’umiliazione del doppiaggio sul bagnato di Donington Park, lo scorso weekend, a far scattare la molla. Su una pista che il 36enne apprezza molto, chiudere le tre gare ultimo e due volte decimo è il segnale che qualcosa non funziona.

Così arriva l’annuncio: conferenza stampa martedì 9 luglio, alla vigilia della trasferta californiana di Laguna Seca. Melandri annuncia che al termine della stagione lascerà il Mondiale Superbike e si godrà a tutti gli effetti la sua “pensione”. «Prima, dopo ogni delusione pensavo solo a rialzarmi. Adesso sono stanco. Non voglio correre a tutti i costi, farò ancora delle gare ma sento di dover smettere quando ho ancora un buon ricordo» sono state le sue parole nella conferenza. «Ho già corso più di quanto avrei mai potuto sperare, adesso voglio passare più tempo a casa e godermi la famiglia».

Difficile dire a cosa si dedicherà Marco dopo il ritiro. Di sicuro potrà trascorrere più giorni in compagnia della moglie Manuela e della figlia di cinque anni. L’ipotesi di trasferirsi negli Stati Uniti per correre il campionato MotoAmerica, già paventata lo scorso anno, sembra ora più fredda. Melandri non ha chiuso la porta a partecipazioni spot in campionati di contorno, manifestando curiosità verso la neonata MotoE, ma ha specificato che intende approcciarsi alle sfide future con lo spirito del divertimento, non dell’agonismo.

 

LA CARRIERA

Marco Melandri festeggia una delle nove vittorie della trionfale stagione 2002, quando vince il Mondiale 250 con l’Aprilia

Marco Melandri è nato a Ravenna il 7 agosto 1982. Nel 1997 ha vinto il Campionato Italiano 125, la categoria di ingresso al mondo del motociclismo, debuttando l’anno dopo nel Mondiale e cogliendo un terzo posto assoluto. Proprio nella stagione d’esordio Melandri diventa il più giovane vincitore della storia del Motomondiale, trionfando ad Assen all’età di 15 anni e 324 giorni. Un record resistito per dieci anni, migliorato da Scott Redding nel 2008 e ancora da Can Öncü nel 2018. Nel 1999 migliora ancora, chiudendo secondo nel mondiale alle spalle di Emilio Alzamora.

Passato alla 250, vince il titolo nel 2002 cogliendo nove vittorie su 16 gare disputate. Passa così nella categoria regina, la MotoGp, dove si afferma come uno dei piloti più forti, vincendo complessivamente cinque gare e ottenendo un secondo posto nel mondiale alle spalle di Valentino Rossi come miglior risultato, nel 2005. Da registrare però anche l’anno buio del 2008 in sella alla Ducati ufficiale, mezzo estremamente difficile da guidare, che aveva relegato il ravennate alle ultime posizioni della classifica.

Uscito dal giro del Motomondiale, nel 2011 Melandri prova l’avventura con le derivate di serie, debuttando nella Superbike con un secondo posto al primo anno in sella a una Yamaha ufficiale. Chiude terzo nel 2012 in sella a una BMW, diventando poi pilota ufficiale Aprilia nel 2014. Dopo una breve e infelice parentesi con la casa di Noale in MotoGp nel 2015, torna in Superbike nel 2017 con Ducati, restandoci per due anni. Infine passa quest’anno al Team Yamaha GRT, con cui chiuderà la carriera.

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