La città di Genova mette in vendita il suo stadio

Lo stadio Luigi Ferraris di Genova è ufficialmente in vendita. È quanto prevede il piano di alienazione immobiliare approvato oggi dalla giunta Bucci con 25 voti favorevoli e 15 contrari.

Dell’intenzione del Comune di vendere lo stadio si sapeva da tempo: il mese scorso si erano fatte avanti per acquistarlo sia il Genoa che la Sampdoria ma le trattative non erano entrate nel vivo. La crescente importanza che rivestono, nel calcio di oggi, gli stadi di proprietà potrebbe portare le due società e il Comune a raggiungere un’intesa per un prezzo di circa 10 milioni.

In totale sono 34 gli immobili messi in vendita dalla giunta genovese: di questi 21 hanno già una valutazione di mercato per un totale di 3 milioni di euro. Si tratta principalmente di porzioni di terreno, magazzini, case coloniche o edifici storici. Per i restanti 13 beni non sono ancora state compilate le schede relative a condizioni di vendita e prezzo: tra questi ci sono  l’ex mercato del pesce di piazza Cavour, l’ostello della gioventù del Righi, l’ex Onpi di Quezzi e appunto lo stadio Ferraris. “Bucci svende il patrimonio” attacca il Pd. Il partito si è visto bocciare il suo emendamento che proponeva di eliminare dai lotti in vendita il mercato di piazza Cavour e l’ostello, l’ex Onpi, un’ex scuola in via Quasimodo nel quartiere del Cep, e l’ex mercato di piazza Monteverdi a Cornigliano. Quest’ultimo in realtà era già stato tolto dalla vendita perché è in corso un progetto di riqualificazione.

(gg)

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