Ciclismo, Giro 2018: al via anche Chris Froome. Decisiva la Valle d’Aosta

Chris Froome sarà al via del Giro d’Italia 2018: la conferma, dopo settimane di indiscrezioni, è arrivata nel corso della presentazione della prossima edizione della Corsa Rosa, a Milano. Il britannico tenterà l’impresa – riuscita per l’ultima volta a Bernard Hinault – di vincere tre grandi corse a tappe consecutive. Nel 2017, ha conquistato infatti il suo quarto Tour de France e la sua prima Vuelta a España.

Froome tornerà al Giro dopo otto anni. La sua ultima partecipazione risaliva al 2010, quando venne squalificato per essersi fatto trainare da una moto. Episodio avvenuto però un anno e mezzo prima dell’esplosione del corridore del Team Sky.

Nel pomeriggio, Froome e i suoi avversari hanno conosciuto il percorso su cui si misureranno nella prossima primavera. Come annunciato a settembre, la corsa scatterà in Israele: sarà la prima partenza al di fuori dell’Europa per un grande giro. La gara si aprirà il 4 maggio con una cronometro individuale di 10 km a Gerusalemme, seguita da due frazioni pianeggianti, con traguardi a Tel Aviv ed Eilat.

Il primo giorno di riposo servirà al trasferimento in Sicilia. I corridori troveranno le prime salite l’8 maggio, in una frazione di media montagna che terminerà a Caltagirone. L’indomani, un’altra tappa insidiosa porterà la carovana a Santa Ninfa, dove saranno commemorati i cinquant’anni dal terremoto del Belice. Il trittico siciliano terminerà con il primo arrivo in quota, ai 1.736 metri dell’Etna.

Il ritorno in continente avverrà in Calabria, con 159 km, sulla carta interlocutori, tra Pizzo Calabro e Praia a Mare. Unica giornata di respiro prima di un fine settimana all’insegna delle montagne: sabato 12 il traguardo di Montevergine di Mercogliano, domenica 13 quello di Campo Imperatore, nel massiccio del Gran Sasso.

Dopo il secondo riposo, la tappa più lunga del Giro: 239 km fra Penne e Gualdo Tadino, adatta alle fughe da lontano. Più brevi, ma dal finale più insidioso, le frazioni di Osimo e Imola. Venerdì 18 maggio, la breve scalata del Montello non dovrebbe scongiurare la volata sul traguardo di Nervesa della Battaglia, alla vigilia del primo weekend alpino.

Il Monte Zoncolan, in Friuli, sarà scalato nella 14a tappa

Ad aprirlo sarà la salita più dura d’Europa, il Monte Zoncolan, che tornerà nel tracciato dopo tre anni di assenza. Il “Kaiser”, come è soprannominato dagli appassionati, sarà preceduto da altri quattro Gran Premi della Montagna. Quindi le Dolomiti, con i passi Mauria, Tre Croci e Sant’Antonio a precedere l’inedita ma arcigna ascesa di Costalissoio e quella finale verso Sappada.

Il Giro si fermerà per la terza e ultima volta lunedì 21, prima della seconda cronometro: 35 km, perlopiù pianeggianti, fra Trento e Rovereto. Quindi una tappa di transizione, da Riva del Garda a Iseo, prima della tre-giorni decisiva sulle Alpi.

Alberto Contador impegnato sul Colle delle Finestre (Giro 2015)

Nella 18a frazione, circa 180 km di pianura permetteranno al gruppo di scaldarsi prima della scalata verso Prato Nevoso. Corsa dura da subito, invece, l’indomani, con il Colle del Lys dopo meno di 50 km. Poi il Colle delle Finestre e i suoi 9 km di sterrato, il Sestriere e l’arrivo in quota a Jafferau, sopra Bardonecchia.

La maglia rosa sarà assegnata definitivamente sulle strade della Valle d’Aosta. Sabato 26 maggio, la carovana muoverà da Susa, in Piemonte, e dopo 130 km di pianura approccerà una delle salite più dure della Valle, il Col Tsecore. Il finale ricalcherà quello che, nel 2015, vide trionfare Fabio Aru, con il Col St. Pantaléon e il traguardo ai 2001 metri di Cervinia. L’ultimo atto, per le vie di Roma, sarà una semplice passerella.

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