Salone del Mobile: ecco la proposta per un museo del design a Milano

A Milano manca un vero e proprio museo del design, una collezione permanente che ospiti le più famose creazioni della storia del design italiano. Così ha detto il sindaco Giuseppe Sala durante la presentazione del Salone del Mobile di Milano e in accordo con Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile, ha rilanciato oggi questa proposta, già avanzata in passato. «Penso che Milano si meriti un museo del design – ha confermato il presidente del Salone – dobbiamo avere il museo più bello del mondo, dobbiamo farlo e avere persone che lo curino». E secondo il sindaco, nessuno è più indicato della Triennale per gestire questo nuovo progetto: «La Triennale deve prendersi questa leadership – ha sentenziato Sala – raccogliendo le energie che girano intorno al design».

Attualmente a Milano esiste solo una mostra temporanea dedicata alla storia del disegno industriale, il Triennale Design Museum, che è una mostra temporanea che cambia ogni anno a rotazione. D’accordo Luti, che ha aggiunto come questo, a suo avviso, sia il momento giusto per cominciare a lavorare su questo nuovo progetto, e anche il direttore generale del Salone, Marco Sabetta, che ha confermato: «Non possiamo che desiderare e sostenere un museo del design a Milano. Noi ci siamo».

L’idea è venuta durante la presentazione del Salone del Mobile di Milano, giunto quest’anno alla sua 57esima edizione, in programma dal 17 al 22 aprile. In quella settimana, i 205mila metri quadri dei padiglioni di Fiera Milano a Rho saranno invasi da duemila espositori, ognuno con il proprio spazio all’interno della manifestazione. La volontà degli organizzatori è quella di proseguire sulla scia di internazionalizzazione già intrapresa sia dal Salone, sia dalla stessa città meneghina.

I numeri dello scorso anno sono impressionanti: 300mila visitatori, 160mila presenze fisse, 165 Paesi. «Il Salone senza Milano non avrebbe senso – ha aggiunto il sindaco Sala – e Milano senza il Salone perderebbe qualcosa di importante». Ossigeno a pieni polmoni per la vita, l’immagine e l’economia del capoluogo lombardo, che durante i sei giorni in cui si snoda il Salone del Mobile vede la propria cultura, la propria arte e le proprie imprese messe a sistema. (as)

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