Milano: a Palazzo Marino, insulti razzisti a una consigliera islamica del Pd

La consigliera trentottenne del Pd Sumaya Abedel Qader è stata aggredita verbalmente da una donna italiana sulla sessantina. È successo a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, prima che la dem, nata a Perugia da genitori giordani, entrasse in commissione comunale, indossando il velo simbolo della religione musulmana. La donna che l’ha insultata si trovava a Palazzo Marino per un evento ospitato in Sala Brigida e, appena l’ha vista, ha cominciato a incalzarla con domande provocatorie.

«Mi ha chiesto “Cosa fai per le donne che sono in carcere perché non vogliono portare il velo? Perché non te lo togli?” e subito dopo ha iniziato a gridare “Maiale, Maiali! Andate via”» ha dichiarato la stessa Qader in un post sul suo profilo Facebook, dove ha denunciato l’accaduto «E quando ho cercato di raccontarle che sono tra le promotrici di un progetto volto al contrasto alla violenza contro le donne e la loro discriminazione…niente ha iniziato ad insultarmi lo stesso. Così, gratuitamente. Mi ha ferito e non me lo aspettavo, è successo a Palazzo Marino, la casa dei milanesi, dove ogni giorno mi impegno per tutti i cittadini, anche per lei». La democratica ha raccontato che negli ultimi anni le è capitato spesso di essere insultata a causa del velo che indossa, con parole come «talebana» o «togliti sto burqa».

A difesa della collega è intervenuto Paolo Limonta, un altro consigliere della maggioranza di Milano Progressista, che ha allontanato l’agguerrita signora.
«Siamo arrivati al punto in cui si insultano le persone, in maniera gratuita e del tutto illegittima, usando stereotipi che una certa politica, ahimè, sta sdoganando in maniera pericolosa» ha scritto in una nota la segretaria del Pd Milano Metropolitana Silvia Roggiani.
Anche il sindaco Giuseppe Sala ha commentato l’episodio su Twitter: «Un gesto inaccettabile. A lei va la mia solidarietà e il mio sostegno: Milano è una città aperta e antirazzista».
«Dopo l’aggressione erano presenti anche Gabriele Luigi Abbiati della Lega Nord, Matteo Forte di Milano Popolare e Alessandro De Chirico di Forza Italia che mi hanno subito espresso la loro solidarietà e devo dire che questa cosa mi ha fatto molto piacere» ha detto Qader.

La consigliera comunale ha concluso il post su Facebook con parole di speranza: «Vorrei rivedere la signora, vorrei raccontarle le sfumature di questa vita che forse non conosce, vorrei raccontarle anche una storia diversa rispetto all’unica versione che forse lei conosce, indubbiamente realistica, ma sicuramente non l’unica. Vorrei farle conoscere le tante battaglie che le donne di ogni paese e cultura affrontano ogni giorno. Vorrei dirle uniamoci, perché solo in un percorso comune ci si può conoscere ed emancipare dell’ignoranza, dalla violenza, dalla rabbia e dai pregiudizi».

Più tardi ha anche commentato scherzando sul social: «Caspita, ma è l’anno del maiale per i cinesi! Forse quello della sciura, voleva essere solo un augurio!»

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