Dodicenne morto in ospedale, scatta la denuncia della famiglia

La famiglia di Francesco Palomino Conga, il 12enne di Cervignano d’Adda morto lo scorso 30 dicembre, ha presentato una denuncia nei confronti dell’ospedale Vizzolo Predabissi dove il ragazzo è stato curato per un blocco intestinale.

I genitori, sostenuti dall’avvocato Giuseppe Badolato, hanno disposto una denuncia per omicidio colposo contro ignoti. «La famiglia vuole la verità su quello che è accaduto nelle ore a partire dall’arrivo al pronto soccorso fino al decesso dopo l’operazione», spiega il legale della famiglia Palomino. Il caso è ora seguito dalla pm di Lodi Antonella Dipinto.

«Noi presumiamo di aver subito un torto. Per questo stiamo procedendo con l’esame autoptico» dichiarano i genitori. «Ci affidiamo con estrema fiducia alla procura di Lodi e ai consulenti perché vogliamo capire bene cosa è accaduto in quelle ore. Francesco era un bambino sano».

IL CASO

Il ragazzo ha iniziato a sentire dolori fortissimi il 27 dicembre sera. Alle 5.30 del 28 dicembre è stato portato all’ospedale di Vizzolo Predabissi, dove gli sono stati somministrati antidolorifici e fatti dei prelievi. Riscontrando nel sangue una quantità eccessiva di globuli bianchi, era stata proposta la possibilità di procedere con un intervento chirurgico, successivamente bocciata.

Il ragazzino era stato così sottoposto a ecografia che aveva rivelato un blocco intestinale, il quale rendeva necessario l’intervento. Il personale medico, però, avrebbe riferito che nel reparto non vi erano strutture idonee. Solo alle 2.30 del 29 dicembre si è deciso di sottoporre il ragazzino all’esportazione di 38 centimetri di intestino, dove si riteneva fosse presente un’occlusione per volvolo. Due ore circa di operazione che si sono concluse senza alcun tipo di difficoltà. 

Francesco è rimasto poi in terapia intensiva per un giorno, fino alle ore 11 del 30 dicembre quando è andato in arresto cardiaco. Verso le 19 ha perso la vita, 60 ore dopo l’arrivo in ospedale.

Il caso è finito anche all’attenzione del ministero della Salute, con un’interrogazione presentata dal deputato del M5S, la lodigiana Valentina Barzotti. Mentre la commissione di verifica di Regione Lombardia è stata avviata da più di una settimana.

Giulia Taviani

24 anni, nasco a Verona, mi sposto a Milano ma sogno Bali. A sei anni ho iniziato a scrivere poesie discutibili, a 20 qualcosa di più serio. Parlo di attualità nel podcast "Mo' To' Spiego" e di vino in "De Buris: Il lusso del tempo". Ho scritto di cinema, viaggi, sport e attualità, anche se sono fortemente attratta da ciò che è nascosto agli occhi di tutti. A maggio 2020 ho pubblicato il mio primo libro "Pieno di Vita"

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