Addio spoiler? Twitter ci prova

Divano, coperta, snack assortiti e la serie del momento. Facili associazioni che accomunano i crescenti adepti alla pratica del “binge watching”. E se casomai tra una puntata e l’altra venisse il dubbio sul proseguire o meno, a fugare ogni dubbio ci pensa papà netflix, col suo countdown che corre inesorabile all’episodio successivo. Scegliere una serie da seguire non è un impegno preso alla leggera: si analizza la trama con accuratezza, un po’ ci si lascia consigliare, un po’ ci si affida ai propri gusti, insomma ci si investe del sacrosanto tempo libero. E nessuno ha voglia di scherzare col proprio tempo libero. Per un amante delle serie TV, la regina di tutte le paure si può riassumere in un’unica parola: spoiler. L’anticipazione narrativa temuta più di una piaga d’Egitto, che nell’era dei social colpisce da più fronti con la precisione di un cecchino; per schivarla serve la determinazione di un night watch a protezione della barriera.

Magari sei lì col tuo smartphone, scorri distrattamente la home di Facebook incurante dei post che ti passano davanti, quando all’improvviso, tra la ricetta dei cavatelli al sugo e un tutorial sull’utilizzo dell’ultimo aspira-briciole robot, compare lui. Lo spoiler. Basta una frase, una battuta, un meme. Perché tutto fa brodo per mandare al macero giorni d’attesa e settimane di passione a pregustare il twist finale. E ti si spezza il cuore.

In soccorso dei più accaniti serie dipendenti, Twitter ha introdotto una novità anti spoiler, la funzione “muto” che mette a tacere tutte le informazioni che l’utente non desidera ricevere. Si possono selezionare nomi, personaggi, hashtag e parole specifiche, escluderli dalle notifiche e persino dalle conversazioni per tutto il tempo necessario. Un esempio arriva dal recente successo riscosso dal primo episodio de L’amica geniale, la serie tratta dai romanzi di Elena Ferrante. L’hashtag #Lamicageniale è diventato trending topic in un batter di ciglia, quasi impossibile aprire Twitter senza imbattersi in un cinguettio spoilerante a riguardo.

La funzione muto dovrebbe mettere al riparo da brutte sorprese, ma occhio alla barra delle ricerche: lì continueranno a comparire tutti i risultati a prescindere da quello che avremo deciso di oscurare.

E Facebook cosa fa? Il social per antonomasia resta il terreno più impervio per chi scappa dalle anticipazioni. Rumors risalenti alla scorsa estate parlano dell’inserimento di un Tool chiamato Snooze Keyword, una lista di parole chiave che l’utente può oscurare dalla News Feed del social Network di Mark Zuckerberg. A oggi la funzione risulta ancora in fase sperimentale, nel frattempo è consigliabile cautelarsi ognuno per conto proprio.

Insomma, si salvi chi può. Ma non chi spoilera.

 

Mauro Manca

Appassionato di sport e cinema. Scrivo per esigenza e credo in un'informazione libera e leale, amo raccontare storie che intrecciano il tessuto sportivo a quello sociale e politico.

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