Ghizzoni: «Boschi mi chiese di valutare acquisizione Banca Etruria»

«Il 12 dicembre 2014 Maria Elena Boschi mi chiese di valutare l’acquisizione di Banca Etruria». Federico Ghizzoni, a quel tempo amministratore delegato di Unicredit, conferma la versione anticipata dal libro Poteri forti (o quasi) di Ferruccio De Bortoli pubblicato circa sette mesi fa.

Durante l’audizione in commissione d’inchiesta sulle banche, Ghizzoni, ricostruendo l’incontro, lo definisce come un «colloquio cordiale», in cui non «avvertii pressioni da parte del ministro». «Non mi fu seccamente chiesto di acquistare Banca Etruria – spiega ancora Ghizzoni – l’avrei ritenuto inaccettabile. Ma di valutare un intervento in Banca Etruria nell’indipendenza di giudizi». Questo «dal punto di vista semantico», aggiunge Ghizzoni, «fa la differenza».

Il ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi con l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, durante l’incontro “I 15 anni di Unicredit: storia e prospettive future”, Milano, 04 novembre 2014.
ANSA/MATTEO BAZZI

Immediata la conferma di Boschi via Twitter: «Non ho chiesto io di acquisire Banca Etruria – scrive il sottosegretario alla presidenza del consiglio -, ma Mediobanca e BPEL. Io ho solo chiesto info. Adesso la parola al Tribunale». Il riferimento è proprio al libro di De Bortoli, a causa del quale Boschi aveva minacciato il ricorso a giudizio in sede civile per risarcimento danni.

Nel frattempo, arrivano le reazioni dell’opposizione, con Lega, M5s e Sinistra all’attacco. «Audizione Ghizzoni, questa è una comica! – commenta Matteo Salvini – Marco Carrai, che Renzi voleva mettere a capo della struttura di cybersecurity nazionale, avrebbe mandato a Ghizzoni un’email in cui lo sollecitava a dare una risposta per Banca Etruria! Tutti a casa».

«Il Pd va a pezzi su Bancopoli, lo scandalo in cui è coinvolto tutto il giglio magico – afferma Danilo Toninelli, deputato del Movimento Cinque Stelle – Ghizzoni, infatti, conferma l’interessamento dell’ex ministra Boschi su Banca Etruria e lo estende a Carrai, amico fraterno di Renzi. È sempre più vergognoso il conflitto di interessi di chi aveva promesso di risolvere quello di Berlusconi. Renzi lasci la politica e Boschi si dimetta immediatamente».

Interviene anche il coordinatore di Mdp, Roberto Speranza, sostenendo che «le audizioni in commissione banche confermano un conflitto di interessi chiaro ed evidente. Questo non può essere più nascosto. È ormai chiaro a tutti che le ricostruzioni di De Bertoli erano vere. Non resta che trarne le conseguenze politiche».

«Visco, Vegas e oggi Ghizzoni – si difende Matteo Orfini, presidente del Pd – confermano che non vi fu alcuna pressione. Ghizzoni, inoltre, spiega che, a differenza di quanto scritto da De Bortoli, l’opzione acquisto di Etruria era già aperta prima del colloquio con Boschi. Direi che possiamo passare oltre e lasciare le strumentalizzazioni a chi non ha idee e progetti da presentare al Paese». (FG)

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