Dal caso Segre a Balotelli, Ruotolo: «è emergenza sociale»

«Ha sempre saputo ascoltare, attraverso i suoi uomini, la pancia del Paese. Adesso si è reso conto che questa cosa è stata molto grande e che forse anche lui è andato un po’ oltre». A dirlo, ai microfoni di MasterX durante il festival Glocal 2019 di Varese, è Sandro Ruotolo giornalista di FanPage parlando del leader della Lega Matteo Salvini e del suo possibile incontro con la senatrice a vita Liliana Segre. Per il giornalista una cosa è certa: il razzismo in Italia fa scattare un’emergenza sociale. Dalla scorta alla Segre agli atti vandalici nei confronti di due locali a Roma fino agli insulti e i cori nei confronti del giocatore del Brescia, Mario Balotelli o di una bambina di colore di 7 anni. Da tempo questi episodi di discriminazione fanno preoccupare una parte di Paese che è spaventato da un possibile ritorno del fascismo.

Vittima di insulti da parte di haters sui social e su Internet per il suo essere ebrea, la senatrice a vita Liliana Segre è stata posta sotto scorta. Una vita segnata dalla tragedia del nazismo e dalla sua deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. A 89 anni è ‘costretta’ a vivere quotidianamente con degli agenti. Sono stati tanti i messaggi di solidarietà nei confronti di cittadini che continuano a difenderla e sostenerla. «Non pensavo di averne bisogno, è una sconfitta per tutti», ha detto la senatrice. Secondo Ruotolo «in questo momento se chiedessimo di firmare una petizione online a difesa di Liliana Segre contro il razzismo e per richiedere di mettere fuori legge le organizzazioni neofasciste e neonaziste potremmo chiedere di prenderla come legge di iniziativa popolare. In fondo è vero che c’è un Paese che esprime queste pulsioni, ma c’è anche un Paese che reagisce a queste».

A Roma, la libreria antifascista ‘La Pecora elettrica‘ è stata data alle fiamme. Nuovo rogo doloso, a distanza di pochi mesi. Un episodio che arriva alla vigilia della riapertura del Caffé-libreria, già devastato una prima volta dall’esplosione di un ordigno la notte del 25 aprile scorso. Nella notte tra l’8 e il 9 novembre un altro incendio ha interessato il Baraka Bistrot che ha espresso solidarietà al caffè-libreria. Entrambi i locali stanno ricevendo la solidarietà di cittadini e istituzioni e presto riapriranno. 

Non solo politici e locali, ma anche calciatori. Nel match tra Brescia e Verona, Mario Balotelli è stato bersagliato da una serie di cori razzisti da parte della curva veneta. Un episodio che ha portato alla sospensione della gara per 4 minuti da parte dell’arbitro e che ha riempito le pagine dei giornali per giorni. Moltissimi gli atti di solidarietà nei confronti dell’attaccante della Nazionale italiana, ma anche numerosi gli attacchi e gli interventi di chi ha negato l’accaduto, tra cui il capo ultrà gialloblù Luca Castellini che ha ricevuto 10 anni di daspo.

Vittima di insulti razzisti anche una bambina di 7 anni di colore ad Alessandria. La piccola ha provato a sedersi accanto a una signora di 60 anni che l’ha invitata a non farlo dicendole: «no, no tu qui non ti siedi».

Episodi che si sono verificati a pochi giorni di distanza gli uni dagli altri e che preoccupano quella stessa parte di Paese che giornalmente lotta contro questi impulsi.

Di Ilaria Quattrone e Martina Soligo

Ilaria Quattrone

Mi chiamo Ilaria Quattrone e sono nata a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, il 6 agosto del 1992. Dopo la laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali all’Università di Messina, ho collaborato con il giornale online StrettoWeb dove mi sono occupata di cronaca e politica locale e grazie al quale ho ottenuto il tesserino come giornalista pubblicista. Mi sono laureata in Metodi e Linguaggi del Giornalismo dell'Università di Messina con il massimo dei voti e poi ho iniziato il master in giornalismo alla IULM. Da settembre a ottobre 2019 ho realizzato uno stage nella redazione dell'agenzia di stampa Adnkronos dove mi sono occupata di economia, politica e cronaca. Ho una passione per la cronaca giudiziaria e la politica, ma grazie al master ho iniziato a interessarmi al mondo del videogiornalismo e dei web reportage. Il mio sogno è di diventare giornalista d'inchiesta.

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