La Microsoft ci riporta sulla luna a 50 anni dall’Apollo 11

Erano le 2.57 del 21 luglio 1969, quando in diretta mondiale, Neil Armstrong toccò per la prima volta il suolo della luna. Le immagini in bianco e nero della discesa dell’Apollo 11 segnarono indelebilmente quel “balzo gigantesco per l’umanità”, annunciato dallo stesso astronauta statunitense.

50 anni dopo, grazie alla tecnologia firmata Microsoft, è possibile rivivere la missione che portò per la prima volta l’uomo su un corpo celeste. A man on the moon è il nome della demo presentata dall’azienda fondata da Bill Gates nella mattinata del 7 maggio, che attraverso l’uso dei nuovi visori virtuali HoloLens 2, darà la possibilità di poter assistere all’allunaggio in prima persona. Come mostrato nel video caricato sul canale YouTube di Unreal Engine, la dimostrazione inizia con il razzo Saturn V, che in seguito al lancio, viene scomposto in tutti i suoi stadi. Si passa poi all’analisi del modulo lunare, fino al momento in cui sul terreno appare il cratere sul quale atterra il modulo lunare Apollo 11. Dulcis in fundo, l’uscita di Neil Armstrong, che scende le scalette dal Lem proprio come se fosse davanti al fruitore dell’esperienza.

L’iniziativa della Microsoft non è l’unica volta a celebrare i 50 anni dell’allunaggio. In vista del 21 luglio sono infatti innumerevoli le iniziative programmate per festeggiare l’evento che ha cambiato la storia dell’umanità. Al Museo civico di Rovereto è stata aperta la mostra Luna e poi?che ripercorre le fasi della conquista della luna, concentrandosi soprattutto sulla “Corsa allo spazio” da parte di Stati Uniti e Unione Sovietica. Anche in questo caso la mostra si servirà dell’uso di nuove tecnologie per immergere il visitatore e farlo interrogare sui nuovi orizzonti dell’umanità. Saranno infatti usati, oltre alle immagini d’archivio, realtà aumentata e proiezioni immersive. Tra i cimeli e le curiosità esposte, da segnalare la riproduzione della Sojuz (la navicella spaziale sovietica) e la tuta di Dave Scott, comandante dell’Apollo 15. È inoltre esposto un modello a grandezza originale dello Sputnik, il primo satellite inviato in orbita dall’Unione Sovietica, che di fatto fece iniziare la “Corsa allo spazio”. In mostra anche una riproduzione funzionante del Lunar Rover, utilizzato per alcune dimostrazioni in movimento.

Negli Stati Uniti, invece, dal 24 gennaio 2019, sono state rilasciate due monete celebrative dello storico allunaggio: una da mezzo dollaro e l’altra da 5 dollari in oro, rappresentanti su un lato l’impronta di Neil Armstrong e dall’altra lo stesso astronauta, il Lem e la bandiera a stelle e strisce sulla luna.

La moneta celebrativa dei 50 anni dallo sbarco sulla luna

La missione Apollo 11 partì dal Kennedy Space Center il 16 luglio e si concluse con l’ammaraggio del modulo di Comando nell’Oceano Pacifico il 24 luglio 1969. L’equipaggio era composto da Neil Armstrong, Buzz Aldrin, che lo accompagnò nell’esplorazione del terreno lunare, e Michael Collins, che rimase in orbita lunare, pilotando il modulo di Comando a bordo del quale i tre astronauti ritornarono sulla terra. Armstrong trascorse due ore e mezza sul satellite, mentre Aldrin poco meno. La prima passeggiata lunare fu il primo evento televisivo mondiale della storia. La Rai realizzò tra il 20 e il 21 luglio una diretta di 25 ore condotta da Tito Stagno, Andrea Barbato e Piero Forcella, con il collegamento da Houston di Ruggero Orlando.

 

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