USA, al Congresso intesa su barriere col Messico. Attesa la firma di Trump

USA, al Congresso intesa su barriere col Messico. Attesa la firma di Trump

Il Congresso degli Stati Uniti ha trovato l’accordo sulla sicurezza al confine con il Messico. Secondo quanto riportato dalla CNN, l’intesa non prevederebbe il muro da 5,7 miliardi voluto fortemente da Donald Trump, bensì la realizzazione di barriere da 1,375 miliardi, tra cui oltre centro chilometri di reticolato.

Questa sarà, dunque, la proposta che arriverà nelle mani del Presidente degli Stati Uniti e che il “tycoon” dovrà decidere se firmare o no. L’accordo arriva a tre giorni dalla scadenza della tregua che Donald Trump aveva trovato con il Congresso sulla fine dello shutdown più lungo della storia americana. Qualora il Presidente dovesse rifiutare di firmare l’intesa, il 15 febbraio scatterebbe una nuova paralisi delle attività amministrative del governo federale e Trump potrebbe dichiarare l’emergenza nazionale, arrivando alla costruzione del muro senza il via libera del Congresso.

L’accordo sarebbe stato trovato dopo un confronto tra i leader negoziatori, i senatori Shelby e Patrick Leahy (democratico) e i deputati Nita Lowey (dem) e Kay Granger (Gop). Fonti parlamentari sostengono che il presidente firmerà la Legge anche se non contiene i 5,7 miliardi di dollari che ha chiesto per la costruzione del Muro e che poi ricorrerà ad un ordine esecutivo per finanziarlo. Successivamente, Il Congresso avrà tempo fino a sabato per approvare il bilancio e finanziare il governo fino al prossimo 30 settembre.

Intanto, il Presidente Donald Trump si è recato per un comizio proprio al confine con il Messico, a El Paso. Il tycoon è stato accolto da un’ovazione di circa sei mila sostenitori, venendo tuttavia interrotto per tre volte durante l’incontro. «Abbiamo bisogno del Muro, deve essere costruito, e vogliamo costruirlo rapidamente», ha detto Trump, sottolineando come il numero di reati a El Paso sia sceso solamente in seguito alla costruzione della prima barriera.

Parallelamente, sempre a El Paso, si è tenuto in un bagno di folla il contro comizio di Beto O’Rourke, probabilmente il principale indiziato a concorrere contro Trump alle presidenziali del 2020. Il democratico ha organizzato una marcia lungo il confine, dove sono già presenti delle barriere, giungendo al Chalio Acosta Sports Center, lo stadio situato a meno di mezzo miglio dall’El Paso County Coliseum, dove parlava Trump. O’Rourke, smentendo il Presidente USA, ha definito El Paso «una delle città più sicure degli Stati Uniti, sicura non grazie ai Muri, ma nonostante i Muri».

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