Ue, primo passo verso la difesa comune

È il primo passo verso l’istituzione della Pesco, il piano di cooperazione europeo per una difesa comune. 23 paesi dell’UE si sono impegnati oggi a rafforzare la collaborazione militare, nel corso di una riunione congiunta tra i ministri della Difesa e degli Esteri a Bruxelles. Oltre alla Gran Bretagna, prossima all’uscita dall’Unione, non hanno firmato Malta, Portogallo, Irlanda e Danimarca. Copenaghen si era auto-esclusa dai programmi di difesa comune sin dalla firma del Trattato di Lisbona, nel 2007.

L’Alto Rappresentante UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, ha parlato di “passo storico”. Per il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, “il sogno di De Gasperi comincia a realizzarsi”.

Il progetto era stato lanciato lo scorso anno a Bratislava, in un momento di incertezza sul futuro dell’Unione: a pochi mesi dal referendum sulla Brexit, nel mezzo dell’emergenza migratoria e delle rinnovate spinte all’isolazionismo negli Stati Uniti. Nell’occasione, i ministri degli Esteri europei si erano accordati per l’attivazione degli articoli 42 e 46 dei Trattati, che prevedono l’attivazione di una “cooperazione strutturata permanente”. (MN)

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