Chérif Chekatt è stato ucciso in un blitz a Strasburgo

 

Sulla tragedia di Strasburgo è intervenuto anche il Ministro degli Interni Matteo Salvini, durante la sua visita ufficiale in Israele. «Rifletta chi parla di porte e porti aperti», ha dichiarato da Gerusalemme il Segretario della Lega, ex europarlamentare a Strasburgo. 

Tra i feriti c’è anche l’italiano Antonio Megalizzi, giornalista radiofonico a Strasburgo. Al momento non sembra ancora definita la matrice terroristica dell’atto come ha detto a France Inter il Sottosegretario del Ministero degli Interni francese Laurent Nunenz.  

Aggiornamenti 

Ore 21

+ Nessun agente è rimasto ferito nel blitz +

Nel quartiere Neudorf di Strasburgo, alla notizia della morte del killer, residenti e turisti sono scesi in strada applaudendo le forze dell’ordine.

Domani riaprirà il mercatino di Natale di Strasburgo. Ad annunciarlo è stato il Ministro dell’Interno francese Christophe Castaner poco prima del blitz conclusosi con la morte di Chérif Chekatt.

Sarebbe stato Chérif Chekatt a sparare per primo alla polizia secondo quanto riferito dalla radio France Info. L’Ansa informa che il terrorista si era rifugiato in un deposito non lontano dal centro di Strasburgo.

Secondo le agenzie il terrorista aveva con sè una pistola e un coltello. Prima di essere ucciso in rue du Lazaret avrebbe minacciato la polizia.

+++ Chérif Chekatt è stato ucciso in un blitz nel quartiere Neudorf di Strasburgo +++

 

Ore 16

LaPresse riferisce in un blitz della polizia in corso a Strasburgo nel quartiere Neudorf, l’ultimo luogo dove Chérif Chekatt è stato visto.

Ore 11

Un portavoce della polizia tedesca ha comunicato che è stata condotta un’operazione a Kehl, in Germania. 

Le condizioni irreversibili di Antonio Megalizzi segnalate da Mario Borghezio all’Ansa riportano la testimonianza della madre la quale ha avuto conferma dai medici che ora c’è solo «da aspettare». 

+++ «La situazione di Antonio è irreversibile», a dirlo l’eurodeputato Mario Borghezio dopo la visita all’ospedale di Strasburgo +++

«Vendetta per i fratelli siriani», così avrebbe detto Chérif Chekatt secondo quanto riporta il giornale Le Parisien citando la testimonianza del tassista che ha trasportato l’uomo poco dopo l’attentato di ieri. Intanto la deputata d Forza Italia Michaela Biancofiore ha informato di essere in stretto contatto con la famiglia di Antonio Megalizzi. «Per il momento resiste e questo può essere un buon segno», il suo aggiornamento riportato dall’Ansa.

Aggiornamenti (12 dicembre)

Ore 16

Secondo la Bild Chérif Chekatt sarebbe riuscito a scappare in Germania subito dopo l’attentato.

Dal profilo Facebook della Grande Moschea di Strasburgo si apprende che tra le vittime della strage c’è anche un meccanico afghano. “Abbiamo appreso – si legge – che il nostro fratello Kamal è deceduto per le ferite riportate”.

A MasterX la testimonianza di Matteo Cassanelli, assistente parlamentare per l’eurodeputato del Partito Democratico Daniele Viotti. Cassanelli è rimasto bloccato in Europarlamento tutta la notte, dal momento che il suo appartamento si trovava nella “zona rossa“.

«Ieri sera abbiamo appreso dell’attentato intorno alle 20:30 tramite il nostro capo, che era in aula per discutere l’approvazione del bilancio. Abbiamo subito dato un’occhiata ai siti di informazione francese, ma non c’era traccia di notizie. Allora abbiamo aperto Twitter, e così abbiamo letto i primi tweet e visto qualche filmato. È stato lì che ci siamo resi conto della gravità della cosa. Sono scattati subito i protocolli di sicurezza del Parlamento, le entrate e le uscite sono state chiuse. Io e i miei colleghi siamo rimasti bloccati dentro. La questione è andata per le lunghe, gli aggiornamenti venivano dati in maniera veramente centellinata. Intorno all’1:30 di notte Antonio Tajani (presidente del Parlamento Europeo, ndr) ha convocato una plenaria straordinaria per dare le ultime news. Alle 3 hanno finalmente aperto le porte agli europarlamentari che risiedono in centro a Strasburgo, ormai considerato zona sicura. Io e una mia collega però abbiamo l’appartamento proprio nel quartiere in cui si pensava si fosse barricato l’attentatore in fuga. La zona era considerata “rossa”: quando abbiamo chiesto di poter tornare a casa, ci è stato detto che non ci avrebbero fatto passare. E così la decisione di dormire in Parlamento»

Ore 15

Il bilancio aggiornato parla di due morti e di una persona in stato di morte cerebrale; i feriti sono 13, di cui sei gravissimi. Il giornalista italiano Antonio Megalizzi “lotta in queste ore tra la vita e la morte” secondo fonti qualificate dell’Ansa. 

+++ Antonio Megalizzi è in coma e non è operabile +++

Sono 720 gli agenti mobilitati per trovare l’attentatore Chérif Chekatt, come ha riferito il Ministro degli Interni francese Christophe Castaner. Tra i fermati anche la madre del ventinovenne in fuga.

ore 12

Dai microfoni della Radio dell’Università di Perugia che gestisce il progetto Europhonica, per cui il giornalista Antonio Megalizzi si trovava a Strasrburgo, l’apprensione per le condizioni del giovane. «Non sappiamo nemmeno noi come sta veramente. La collega che era con lui e ha visto sparare è ancora sotto shock». 

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha dichiarato: «Non penso a nuove misure, ma penso che tutti noi dobbiamo fare la nostra parte, ai cittadini chiedo di segnalare eventuali anomalie. La città è protetta in vari modi, io consiglierei a tutti grande tranquillità».

+++ Il fratello dell’attentatore è sotto custodia cautelare della polizia. A riferirlo i media locali +++

+++ In stato di fermo quattro persone ritenute vicine a Chérif Chekatt +++

Il Procuratore di Parigi Remy Heitz ha dichiarato: «Il terrorismo ha nuovamente colpito il nostro territorio». 

ore 10

Dopo l’attentato a Strasburgo di ieri sera il bilancio è di 3 morti e 13 feriti, otto dei quali gravi secondo quanto riporta l’Ansa. Le autorità sono ancora alla ricerca di un ventinovenne che ha preso di mira i mercatini di Natale nella città francese. Nella casa dell’uomo, dove la polizia aveva intenzione di arrestarlo già nella mattinata di ieri, è stato ritrovato del materiale esplosivo. Secondo quanto riferiscono le agenzie, il responsabile potrebbe anche aver già lasciato la Francia.

Centinaia di agenti sono alla ricerca di Chérif Chekatt, già schedato come «S», ovvero giudicato elemento radicalizzato e pericoloso. Di origine marocchina, il ventinovenne è nato a Strasburgo dove ha un passato noto alle forze dell’ordine per reati comuni. Sarebbe dovuta a uno di questi ultimi l’operazione della polizia, poi fallita, di arrestarlo ieri mattina nella sua abitazione. 

Sarebbero gravi le condizioni del giornalista Antonio Megalizzi, originario di Trento. A riferirlo è l’Ansa che lo ha appreso da fonti qualificate. 

La Presse riferisce che Chérif Chekatt si sarebbe radicalizzato in carcere, dove l’uomo sarebbe finito più volte, ricevendo condanne sia in Francia che in Germania. Durante le perquisizioni nel suo appartamento la polizia ha ritrovato una granata, un’arma da fuoco e dei coltelli.

Intanto arrivano i primi commenti anche dalla politica. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato di «vile attentato». Secondo la capogruppo di Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini «siamo lontani dallo sconfiggere il terrorismo. Basta con quel buonismo che ha determinato oggi la nostra impotenza». La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha affidato invece a Facebook il suo commento ai fatti di Strasburgo. «Approviamo il reato di integralismo islamico e fermiamo i predicatori di morte». Il tweet del senatore Pd Ernesto Magorno esprime il dolore per le vittime: «Nessun attentato scalfirà il modello di democrazia europeo».

Il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha fatto rispettare un minuto di silenzio nell’aula di Strasburgo. «Oggi è una giornata molto difficile per l’Europa – ha detto – un criminale ha ucciso tre europei e ne ha feriti 12 nel centro di Strasburgo, la città sede del Parlamento europeo, la città simbolo della pace, la frontiera fra Francia e Germania».
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