Siria, nuovi bombardamenti su Ghouta: in sei giorni uccisi più di 400 civili

Nuovi bombardamenti aerei del governo siriano nella Ghouta orientale, regione a est di Damasco, controllata da gruppi armati delle opposizioni, e dove vi sono circa 400mila civili assediati da cinque anni. I raid odierni si concentrano sulle zone della Ghouta più vicine al centro di Damasco, Arbin, Kfar Batna e Hammuriya. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria in sei giorni di offensiva aerea e di artiglieria sono 417 i civili uccisi, di cui 96 minori e 61 donne, mentre i feriti arrivano a più di 2000. La situazione è resa ancora più grave dal fatto che la maggior parte dei feriti gravi rischia di morire per l’impossibilità di ricevere cura e assistenza.

Negli ultimi 3 mesi di conflitto, sono più di duemila i civili uccisi, e quasi cinquemila i feriti nei territori della Ghouta orientale secondo quanto denunciato da Salwa Aksoy, vicepresidentessa della Coalizione nazionale siriana, in esilio in Turchia. Da una conferenza stampa ad Istanbul fa sapere infatti che «Quello che sta accadendo nella Ghouta è una guerra di sterminio e un crimine contro l’umanità». Sempre secondo i report della Coalizione nazionale, sono 32 le strutture mediche distrutte negli ultimi 90 giorni nelle aree assediate dai raid del governo siriano e dei suoi alleati, Russia compresa.

Da Bruxelles arrivano i commenti dell’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini: «L’Unione europea sta esaurendo le sue parole per descrivere l’orrore vissuto dalla gente nella regione della Ghouta orientale, dove centinaia di civili, donne e bambini sono presi di mira deliberatamente e senza sosta» così oggi la Mogherini, che ha precisato come la protezione dei civili sia un dovere morale e una questione urgente. «È responsabilità di tutti – continua l’Alto rappresentante – impedire ulteriori perdite di vite umane, fermare la violenza e i combattimenti e la comunità internazionale dovrebbe unirsi per fermare questa sofferenza umana». La Mogherini ha poi ricordato come l’Ue sostenga l’appello dell’Onu ad un cessate il fuoco di 30 giorni, e abbia invitato tutte le parti coinvolte nel conflitto a prendere le misure necessarie per proteggere il popolo siriano. (as)

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