Melania Trump contro i bulli: l’annuncio nella sua prima conferenza stampa

A volte, un sorriso è l’arma migliore a cui ricorrere. Lo sa bene Melania Trump, che con lo slogan «Be Best» lancia la sua prima campagna ufficiale da First Lady. L’iniziativa vede la moglie del Presidente USA Donald Trump scagliarsi contro il bullismo, invitando tutti ad essere la versione migliore di sé stessi.

L’annuncio, comunicato in anteprima con un post sull’account Instagram ufficiale di Melania, è stato dato durante la conferenza stampa nel Rose Garden della Casa Bianca il 7 maggio.

L’evento ha suscitato un’ondata di interesse da parte dei media, tanto che alcuni giornalisti sono rimasti fuori. Segno del fatto che la popolarità della First Lady segue una tendenza opposta a quella del consorte: se infatti le percentuali di gradimento di Donald sono in diminuzione, quelle di Melania seguono un trend in salita continua.

L’inquilina della Casa Bianca si è presentata davanti ai giornalisti come sempre elegantissima, e per la prima dopo tanto tempo come accessorio indossava un sorriso sincero. Emozionata, ha spiegato nei dettagli i temi su cui si basa la sua prima iniziativa da quando il marito è diventato Presidente: «Come First Lady mi impegnerò per aiutare i più deboli e i più fragili tra di noi: i bambini». La campagna si concentra su 3 pilastri fondamentali: il benessere fisico, il contrasto al «cyber bullismo» e alla cultura dell’odio su Internet e infine la lotta contro la dipendenza da oppioidi. Un progetto ambizioso, che chiama in causa anche i grandi colossi della rete, da Amazon a Google, fino ad Apple, ma anche la ricerca scientifica e le fondazioni no profit. Melania ha inoltre aggiunto di voler mettere anima e corpo nell’iniziativa, viaggiando per il Paese per incontrare direttamente i bambini in difficoltà e vittime di bullismo.

Un annuncio che arriva a poche ore dall’attesa comunicazione del marito Donald Trump, che alle ore 14 di Washington (le 20 italiane) finalmente dirà cosa ha deciso in merito all’accordo con l’Iran per il nucleare.

(as)

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