Israele distrugge i tunnel sotterranei al confine con il Libano

Nella notte tra lunedì e martedì le forze armate israeliane hanno dato il via all’operazione Scudo del Nord. L’obiettivo è quello di distruggere una serie di tunnel costruiti da Hezbollah tra Libano a Israele, che passano sotto il confine nord del paese.

Martedì mattina il portavoce dell’esercito Jonathan Conricus ha annunciato la scoperta dei tunnel e l’intento di distruggerli tutti per garantire la sicurezza del paese. Il primo ministro Benjamin Netanyahu nella giornata di lunedì aveva incontrato il segretario di Stato americano Mike Pompeo a Bruxelles. Nel corso del meeting i due avevano discusso le modalità per «lavorare insieme per bloccare l’espansionismo iraniano in Siria, Iraq e Libano». All’incontro erano presenti anche i vertici del Mossad e del Consiglio di sicurezza nazionale e il consigliere militare di Netanyahu.

Il portavoce dell’esercito ha dichiarato che Israele era a conoscenza fin dal 2006 dell’intento degli Hezbollah di costruire alcuni tunnel di attacco sotterranei con lo scopo di collegare il Libano a diversi punti del territorio israeliano.

Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah aveva in passato parlato di un piano finalizzato ad acquisire alcune zone della Galilea, a nord del Paese, in un futuro conflitto. Nasrallah dovrebbe tenere un discorso in Libano martedì sera per rispondere al lancio dell’operazione Scudo del Nord. Israele ha dichiarato che sta monitorando continuamente la situazione per valutare la possibile reazione di Hezbollah alla distruzione dei tunnel. Ai civili per il momento è vietato avvicinarsi alla zona, nella quale ci sono prevalentemente fattorie e territori destinati all’agricoltura.

Netanyahu sostiene che l’operazione militare fino ad ora sia stata un successo: «chiunque provi a minacciare lo Stato di Israele pagherà un prezzo molto alto.  Il Paese sta operando in modo deciso ma responsabile su tutti i fronti. Continueremo con tutte le azioni necessarie, sia pubbliche che riservate, per salvaguardare la sicurezza del nostro Paese».

(e.f.)

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