Arrestati quattro volontari Ong per incendi in Amazzonia

Sono stati arrestati i presunti responsabili degli incendi in Amazzonia, ad Alter do Chao. La polizia brasiliana ha individuato quattro volontari della Ong Progetto Salute ed Allegri (Psa), che da sempre combatte contro i roghi forestali dell’area. Sono accusati di aver appiccato il fuoco volontariamente. Le intercettazioni telefoniche raccolte dalle autorità, infatti, proverebbero la collaborazione della Ong con il WWF, al quale avrebbero venduto 40 immagini per circa 15 mila euro in cambio di donazioni internazionali.

Tra le tante anche quella dell’attore di Hollywood Leonardo Di Caprio. Con la sua campagna per salvare “il polmone del mondo”, aveva donato 500 mila dollari, i quali, sarebbero finiti nelle tasche dei presunti piromani.

Il governatore locale Helder Barbalho aveva chiesto al governo del presidente del Brasile Jair Bolsonaro un aiuto militare e le truppe della Forza nazionale di pubblica sicurezza.
L’indagine, però, solleva una polemica politica. Infatti il leader brasiliano aveva accusato proprio le Ong di essere le responsabili dei roghi. Questo arresto, quindi, appare come una montatura per scagionare il presidente da qualsiasi responsabilità.

Il direttore della Ong, Caetano Sannavino, ha definito le accuse «senza senso» e ha poi aggiunto: «Sembra quasi uno scherzo. Ora manca solo che vadano ad arrestare i volontari che stanno pulendo le chiazze di greggio sulle spiagge».

La sede di Psa è stata perquisita da cima a fondo e gli agenti hanno sequestrato computer e documentazione della Ong incriminata. Tre dei volontari arrestati sono attivi nella brigata antincendio di Alter do Chao, l’area degli incendi scoppiati nel settembre scorso.

Il deputato Edmilson Rodrigues, del partito Socialismo e Libertà (Psol, sinistra) ha ricordato le accuse di Jair Bolsonaro dichiarando: «Questa è chiaramente una storia che stanno inventando per dare ragione al presidente. Non si può permettere una simile criminalizzazione dei movimenti sociali e delle Ong».

 

 

 

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