Torna in Italia la statua di Afrodite del I sec. d.C trafugata nel 2011

Figlia di Zeus e Dione, la Dea dell’amore torna in Italia nella giornata che più le si addice. Un’importante scultura del I secolo d.C raffigurante la Dea Afrodite, trafugata dall’Università di Foggia nel 2011, è stata infatti recuperata dai carabinieri del comando per la tutela del patrimonio culturale ed è rimpatriata in Italia dalla Germania.

L’indagine relativa al furto della statua acefala in marmo dal valore commerciale di 350 mila euro era partita nel 2013, quando venne rilevata la messa in vendita sospetta di un reperto di chiara origine italica da parte di una casa d’aste bavarese. La successiva comparazione dell’immagine della statua, con quella contenuta della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, aveva confermato che la scultura fosse quella rubata nell’agosto 2011.

Il ritrovamento della statua è stato inoltre il prologo di un’articolata indagine che, grazie alla collaborazione della polizia tedesca, ha permesso di identificare un trafficante tedesco solito rivendere sul mercato nero reperti prevalentemente italiani. All’epoca dei fatti, i militari avevano inoltre trovato il venditore della statua di Afrodite, un uomo di Ladispoli che gestiva un vero e proprio “supermarket” di reperti sia scavati illegalmente che rubati.
Nonostante i protagonisti della vicenda siano stati arrestati tutti nel 2016, tra gli oltre 2.500 reperti recuperati dai carabinieri mancava ancora la statua di Afrodite.

E il lieto fine non poteva che avvenire in un giorno come San Valentino, quando la scultura ha fatto il suo ritorno in Italia a seguito di una rogatoria internazionale avviata dalla Procura di Roma. Quanto prima, assicurano gli investigatori, sarà nuovamente possibile ammirare la statua e innamorarsi così di lei come dei novelli Pigmalione.

(cc)

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