Milano, un bodybuilder aggredisce un tassista: disposti i domiciliari

 

Un colosso arrabbiato si scaglia con calci e pugni contro un tassista, un minuto dopo ed ecco comparire il povero malcapitato sul parabrezza di una macchina nel tentativo di bloccare il suo aggressore. Il colosso si chiama Antonio Bini, 29 anni, milanese e culturista tutto “muscoli e tatuaggi”. La vittima Pier Federico Bossi un tassista di 48 anni, con precedenti per lesioni. Le loro strade si sono sfortunatamente incrociate martedì mattina alle 7.20 quando per futili motivi di viabilità, Bini ha deciso di sfogare la sua collera prendendo a calci e pugni il tassista, tentando di staccargli un orecchio a morsi.

A stupire del filmato è il fatto che Bossi non tenti di scappare, probabilmente a causa dello shock provato. Prima di aggredire il tassista, Bini gli avrebbe urlato: «Ti ammazzo come hanno fatto con il tuo collega», riferendosi al tassista Luca Massari, assassinato nel 2010, a seguito di una lite.

Per gli inquirenti, il bodybuilder dovrà rispondere di lesioni aggravate dai futili motivi. Per questo la giudice Anna Maria Gerli del Tribunale di Milano ha disposto la misura cautelare dei domiciliari.

Il tassista, oltre alla menomazione del lobo dell’orecchio sinistro, ha riportato la rottura del naso e la lussazione di una spalla e ne avrà per trenta giorni. (GPC – FS)

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