Lettera minatoria a Mentana, il Premier Conte: “Fatto preoccupante”

Enrico Mentana

Enrico Mentana è al centro di una vicenda di intimidazioni. Al direttore del TgLa7 è stata infatti recapitata una lettera firmata con una svastica. «La tua enfasi che ti fa venire la bava contro chi è stato eletto dal popolo è vomitevole» scrive l’anonimo, che nella sua missiva fa anche il nome di altri giornalisti e del gruppo Cairo. Tra i citati appaiono Lilli Gruber, Francesca Fanuele, Giovanni Floris, Corrado Formigli, Massimo Giannini e Marco Damilano. «Presto vi puniremo, sappiamo tutto di voi, punirvi è un dovere”, conclude la lettera». La missiva è stata pubblicata su Instagram dallo stesso Mentana.

Arrivano le dichiarazioni di Conte, che parla di minacce vili e preoccupanti. Anche Di Maio si è espresso su quanto accaduto: « Massima solidarietà da parte di tutto il Movimento 5 Stelle ad Enrico Mentana » – scrive su twitter – « Un gesto vile che va stigmatizzato».

L’episodio segue a poca distanza l’aggressione dei militanti di Forza Nuova e Avanguardia Nazionale ai due collaboratori de L’Espresso. Su quel fatto indaga ora la Digos che sta cercando di identificare altri sei militanti di estrema destra. Per adesso sono stati denunciati il leader romano di Forza Nuova e quello di Avanguardia Nazionale, Vincenzo Nardulli, che esprime perplessità sulla denuncia presentata dai giornalisti. In un primo momento, secondo quanto da loro dichiarato, avrebbero negato l’aggressione, presentando un referto medico solo in serata.

Nardulli fa infatti sapere di voler depositare una denuncia per calunnia e una querela per diffamazione contro i giornalisti de L’Espresso. «Abbiamo prove testimoniali e video» – scrive – « alcune delle quali già rese note, che testimoniano che non c’è stata alcuna violenza».

 

 

 

 

 

Gabriella Mazzeo

24 anni, giornalista praticante. Attualmente scrivo per MasterX, prossimamente scriverò per qualsiasi testata troverete in edicola. Per ora intaso il vostro internet, fra diversi anni forse anche le vostre tv. Nel dubbio, teniamoci in contatto

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