Deraglia treno dei pendolari alle porte di Milano: 3 morti e 100 feriti

—– Notizia in aggiornamento

16.40 – Sequestrata la scatola nera del treno numero 10452 insieme ai vagoni del convoglio, oltre a tutti i documenti che riguardano la manutenzione e i lavori su quel tratto di binari. Nell’inchiesta sarà decisiva una consulenza affidata dai pm a due esperti ingegneri che si sono anche già occupati di disastri ferroviari. Gli accertamenti tecnici sono già cominciati.

 

16.10 – Le indagini sull’incidente ferroviario sono coordinate dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano. Secondo le ricostruzioni, il terzo vagone, dove viaggiavano le tre vittime, è stato il primo a deragliare, abbattendo tre pali dopo essere uscito dall’asse e colpendo infine un quarto palo. Il punto dove si è verificata la rottura del binario è stato identificato dagli inquirenti a circa un chilometro di distanza dalla stazione di Pioltello. Da lì, stando alle indagini, partono i segni sui binari che testimoniano il deragliamento. Il pezzo che si è staccato dalla rotaia misura circa 23 centimentri.

 

16.06 –  Il macchinista del treno deragliato ha affermato agli investigatori: «Quando ho sentito che il treno vibrava tanto, ho azionato subito il freno ma era già troppo tardi, era già fuori dai binari».

 

13.57 – Il sindaco di Milano Giuseppe Sala assieme all’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza ha incontrato all’obitorio di piazzale Gorini i familiari delle vittime. «Non facciamo polemiche, nel nostro paese dobbiamo smetterla di parlare di sogni sciocchi come il ponte sullo stretto di Messina – ha affermato il primo cittadino – Dobbiamo rinforzare invece le infrastrutture con cui la gente va a lavorare. Si deve ripartire dal dolore di queste giornate. Bisogna sapere che in questo momento servono investimenti».

 

13.32 – Il premier Paolo Gentiloni: «Esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e dei feriti. Le istituzioni accerteranno come sono andate le cose e le responsabilità, se ce ne sono. Noi dobbiamo essere particolarmente severi nel garantire la sicurezza dei nostri trasporti e in particolare di chi li usa per andare a lavorare tutte le mattine».

 

Attivate linee di emergenza per informazioni e richieste di aiuto

12.50 – La denuncia di Legambiente Lombardia: «La linea Cremona-Milano è stata segnalata come una delle peggiori in Lombardia: conta oltre 10 mila pendolari giornalieri, su treni lenti e sovraffollati dall’età media di 17 anni».

 

12.13 –  Vincenzo Macello, responsabile di Rfi della Lombardia ha chiarito alcune delle cause che potrebbero aver provocato il deragliamento del convoglio: «Si tratterebbe di un cedimento sulla rotaia a circa due chilometri e 300 metri dal luogo dell’incidente e non allo scambio come si era ipotizzato inizialmente. Sono comunque in corso accertamenti per individuare il punto esatto e le cause del disastro, sono trascorse ancora poche ore».

 

11.46 – Atteso per questo pomeriggio alle 16 un vertice in Prefettura a Milano a cui dovrebbe prendere parte anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Secondo quanto si apprende da agenzie di stampa Delrio ha avuto un colloquio telefonico con il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni.

 

I FATTI

Un ammasso di lamiere, persone incastrate in vagoni accartocciati, forze dell’ordine e soccorritori accorsi tra Pioltello e Segrate, morti e feriti. Il treno da Cremona a Milano Porta Garibaldi è deragliato poco prima delle 7, stracolmo di pendolari come ogni mattina. Al momento sono tre le persone che hanno perso la vita, 100 quelle rimaste ferite, una decina i soccorsi in gravi condizioni. Il convoglio numero 10452 di Trenord è scomparso dai radar delle ferrovie alle 6.57 ed è riapparso poco dopo rovesciato.

Il regionale era composto da 6 carrozze, a uscire dai binari sono stati i vagoni centrali che sono andati a sbattere tra di loro. Dopo aver verificato la rete infrastrutturale nell’area del deragliamento tecnici di Rete Ferroviaria Italiana hanno escluso qualsiasi malfunzionamento degli scambi della stazione di Pioltello. In un primo momento infatti si era ipotizzato che l’incidente fosse stato causato da un problema dei sistemi di sicurezza.

 

 

«Abbiamo individuato un cedimento tra vagoni ma sono ancora in corso tutti gli accertamenti per chiarire il quadro – ha annunciato il questore di Milano Marcello Cardona – Per i soccorsi si sta mobilitando l’intera macchina, è una situazione di disastro. Il soccorso è complicato».

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo sull’incidente.

Subito dopo l’incidente ferroviario, Trenord sull’account @TRENORD_miVCha ha pubblicato un tweet che ha scatenato le polemiche. Un linguaggio burocratico e freddo in cui si parla di “inconveniente tecnico”.

Poco dopo l’azienda ha tweetato un ulteriore comunicazione in cui si annuncia lo svio di un treno tra Treviglio e Pioltello.

La circolazione ferroviaria ha subito importanti ripercussioni, bloccate le linee ferroviarie che collegano Milano a Brescia (sia la rete regionale sia la direttissima), Bergamo, Cremona, Varese e Novara nella direzione verso il Passante ferroviario. Interrotta anche la circolazione dell’Alta velocità tra Milano e Venezia. Per facilitare gli spostamenti chi possiede biglietti o abbonamenti Trenord può viaggiare liberamente su tutta la rete Atm.(CS)

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